Enrico Bernardi
Enrico Bernardi nasce a Verona il 20 maggio 1841 da Lauro Bernardi e Carlotta Bianchi. Frequenta la Regia Scuola Elementare Maschile, proseguendo gli studi al Ginnasio Municipale di Verona fino al 1856.
Dal 1856 al 1859 prosegue gli studi in forma privata e consegue l’attestato di idoneità ad intraprendere gli studi universitari, seguirà gli studi Matematici nella I.R. di Padova dove conseguirà la Laurea di Dottore in matematica nel 1863. Diventa assistente alle cattedre di geodesia, idrometria, meccanica razionale e fisica all’Università di Padova.
Diventa Preside dal 1876 al 79 nell’Istituto tecnico professionale industriale di Vicenza dove prima aveva insegnato fisica e meccanica.
Nel 1870 diventa socio dell’Accademia di Scienze di Padova e l’anno successivo socio dell’Istituto Regio Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.
Nel 1874 sposa a Vicenza Amalia Ruggio dal cui matrimonio nasceranno i figli Pia e Lauro rispettivamente nel 1875 e 1879.
Nel 1880 crea l’Istituto di meccanica applicata alle costruzioni di cui viene promosso ordinario; di questi anni è lo studio e la realizzazione della “Motrice Pia” che lui brevetta a Padova nel 1882.
Il motorino leggero, adatto alla piccola industria, verrà applicato a una macchina da cucire e presentato all’esposizione di Torino nel 1884 sezione motori. Nel 1884 nella Villa di Quinzano a Verona completa il triciclo giocattolo azionato dal motore Pia, ed è il primo veicolo a benzina della storia, e l’anno successivo inizia studi e progettazioni volti alla creazione di un motore adatto alla autolocomozione.
Nel 1893 applica alla bicicletta del figlio un carrello appendice con il motore Lauro che fa da propulsore al primo moto-scooter a benzina.
L’anno successivo presenta ufficialmente a Padova la sua vetturetta a tre ruote, prima automobile italiana dopo la lunghe sperimentazioni.
Nel 1896 brevetta un nuovo motore a scoppio di gas per dare movimento ad un veicolo e tra il 96 e il 99 si costituisce a Padova la “Soc. Miari e Giusti” per la produzione industriale delle automobili e dei motori Bernardi alla quale subentra la “società Italiana Bernardi” che produce vetturette a tre e quattro ruote con carrozzerie normali e speciali sino al 1901.
Tra il 1911 e 1916 si dedica alla studio e sperimentazione di procedimenti fotografici dedicati alla realizzazione di nuove tecniche del colore e di effetti tridimensionali.
Nel 1913 celebra il suo 50° anniversario di insegnamento a Padova e nel 1919 in una clinica privata di Torino si spegne il genio creativo di Enrico Bernardi.
Si ricorda ancora oggi Enrico Bernardi come l’ideatore e sperimentatore del primo motore a scoppio funzionante a benzina ma anche per gli studi dedicati a costruzioni meccaniche meccanica dei solidi e dei fluidi, idrodinamica, idraulica, matematica, geometria, elettrica, fisica, chimica, aerodinamica, fotografica e meccanica pura e applicata.
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